In occasione della ventesima edizione della giornata mondiale della saluta mentale si è tenuta in piazza Municipio a Napoli una manifestazione promossa dall’associazione Sergio Piro.
Al presidio si sono riuniti psichiatri, studenti, sofferenti psichici e familiari.
Francesco Blasi, segretario dell’associazione, spiega che l’assistenza territoriale ha subito pesanti riduzioni dei servizi a causa dei tagli. Si chiede che venga ripristinata un’assistenza 24ore su 24 tutti i giorni della settimana, e che si allarghi la rete sociale per il reinserimento. Familiari e medici fanno appello alle istituzioni anche per istituire un registro dei trattamenti sanitari obbligatori e un osservatorio sulla salute mentale.
Le testimonianze di tre familiari di sofferenti psichici raccontano la dignità e la determinazione ad andare avanti, nonostante le difficoltà. Una mamma spiega che il figlio aveva avuto solo un “brutto esaurimento, ma è stato mal curato ed è degenerato.” Un’ altra mamma si dice preoccupata per il futuro: “Quando moriremo noi genitori chi si prenderà cura dei nostri figli? Occorre una legge del parlamento.” Il percorso per uscire dalla sofferenza mentale è lungo ma possibile, come racconta una paziente: “forse per il troppo stress, forse per altre ragioni a 20 anni ho iniziato ad avere problemi mentali. Ora ho quasi 50 anni, l’assistenza di alcuni professionisti, non di tutti, mi è stata d’aiuto.”