Psichiatria, ferma l’auto per le emergenze: indaga la Procura | Roma online

Da venerdì, Maggio 2, 2014 1 0 (mi piace)

Impossibile garantire l’assistenza ai malati psichici all’Asl Napoli 1. In seguito ad una denuncia presentata dal personale, la Procura della Repubblica vuole vederci chiaro e ha aperto un’inchiesta.
Tutto è partito da quanto sta accadendo all’Uosm (Unità operativa di salute mentale) del distretto 24, quella che ha sede al civico 55 del Molosiglio: l’auto di servizio, quella che viene utilizzata per le visite e per le emergenze, è fuori uso da circa 10 giorni. Impossibile per medici e infermieri raggiungere i pazienti sia per le visite programmate sia per quelle legate alle emergenze, che d’estate aumentano. L’unica possibilità è raggiungere gli ammalati con l’auto, con una moto o, come è accaduto spesso, con il bus. Ma i medici che si alternano nella guida della struttura non hanno alcuna intenzione di sobbarcarsi l’enorme responsabilità della mancata assistenza. E, certamente, non si può fare affidamento sulla buona volontà di chi, anche violando le regole, porta a compimento il proprio dovere.
Da quando l’auto si è rotta sono giornaliere le comunicazioni al responsabile del dipartimento di Salute mentale dell’Asl Napoli 1, Vito Villani. Tutto inutile.
La vecchia Punto blu resta al suo posto, rendendo difficile l’ingresso ai disabili all’interno della struttura. Non solo, l’auto è diventata la dimora del barbone storico dei giardinetti del Molosiglio, sfrattato dopo l’ultima bonifica della zona. Il distretto copre l’intera zona della Prima Municipalità (Chiaia, Posillipo e San Ferdinando), più Capri. Ma l’isola resterebbe praticamente scoperta se un medico non andasse, a proprie spese (non c’è il rimborso del biglietto), almeno una volta a settimana per le visite e le cure periodiche ai pazienti di quell’area. La situazione è davvero complessa da gestire per gli operatori del distretto. Le minacce e gli insulti quotidiani si sprecano e così anche i rischi per i dipendenti dell’Asl. A tutto questo disagio si deve aggiungere il fatto che dal primo giugno è stato soppresso il servizio per le emergenze che è passato al 118. Contro questa decisione si sta battendo l’associazione ?Sergio Piro? presieduta da Antonio Mancini e di cui è segretario Francesco Blasi. Sul caso nelle prossime ore sarà sentito dagli investigatori il direttore del distretto.

1 Commento
  • Francesco
    Maggio 2, 2014

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